Disturbi alimentari
Un’alimentazione irregolare in cui si alternano periodi di abbuffate e di restrizioni dietetiche porta ad un’alterazione dei segnali di fame e sazietà tanto da non poterci più fidare di essi nello stabilire quando e quanto mangiare.
Per eliminare le abbuffate, la prima cosa da fare è regolarizzare l’alimentazione in modo da ristabilire le normali sensazioni di fame e sazietà.
Spesso succede che per impegni di lavoro o di altro genere la nostra alimentazione risulti caotica sia per gli orari irregolari che per il tipo o la quantità di cibo ingerita.
La cattiva abitudine di saltare i pasti o di ridurre le porzioni, seguendo le sensazioni di fame e sazietà che come abbiamo detto risultano alterate, può condurre ad attacchi bulimici.
Per ripristinare un’alimentazione regolare, potrebbe risultare utile compilare un programma alimentare giornaliero che contenga sia i tre pasti principali, colazione, pranzo e cena ad orari regolari che la quantità di cibo da assumere, inserendo anche uno spuntino tra un pasto e l’altro.
Un fattore di rischio che potrebbe spingerci ad assumere cibo anche quando non abbiamo fame è costituito dalla noia, soprattutto se abbiamo del tempo libero e non sappiamo come impiegarlo.
Se invece di oziare, decidiamo di impegnarci in qualcosa di piacevole, come ad esempio, fare del nuoto, andare in bicicletta, telefonare ad un amico, fare del giardinaggio o altro, potremmo sviluppare gradualmente la capacità di resistere all’impulso di correre ad aprire il frigo e la dispensa, poiché il desiderio di cibo comincerà a diminuire gradualmente fino a scomparire.
E’ altresì importante evitare di mangiare molto poco e non cercare di compensare ciò che si è mangiato attraverso il vomito autoindotto o l’uso di lassativi e diuretici.
Quando consumiamo i pasti, è bene farlo non troppo velocemente per favorire la digestione e gustare quello che si sta mangiando, come pure è consigliabile tenere a portata di mano solo quello che serve per quel pasto così da evitare di mangiare di più rispetto a quello che si è programmato.
Se siamo in compagnia di altri che insistono nel proporci del cibo che non fa parte del nostro piano alimentare, si può rifiutare con gentilezza senza lasciarsi prendere dal nervosismo.
Programmare la spesa può aiutarci a non cedere all’impulso di acquistare prodotti non previsti dal programma alimentare, come pure evitare di fare la spesa quando ci si sente a rischio di abbuffate.
Per regolarizzare l’alimentazione occorre un po’ di tempo e tanto impegno ma rispettando il programma alimentare i risultati non si faranno attendere. .
Dott.ssa Maria Pia Santucci
Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo comportamentale
Dott.ssa Maria Pia Santucci Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo comportamentale
Pisa
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Iscritta all’all’Ordine degli Psicologi della Toscana col n.2200
Laurea in Psicologia (indirizzo applicativo) conseguita presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
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